SCHOLA CANTORUM Sedico (Belluno)


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poesia2

Seconda creazione poetica di Maria Luisa Capraro
per festeggiare Raimondo e Giuliano, i nostri due anziani coristi
(Sedico 24 gennaio 2013)



PER RAIMONDO E GIULIANO

Prima di tutto un saluto alla compagnia,
perché stare assieme è la cosa più bella che ci sia.
Ci troviamo qui riuniti non soltanto per mangiare,
ma per, del coro, due tenori festeggiare.
Non voglio chiamarli anziani,
ma sicuramente del gruppo sono i decani;
perché, senza calcare la mano sull'età,
88 e 90 anni sono un gran traguardo in realtà.
Sempre presenti, Raimondo e Giuliano,
non si sognano neppure di passare la mano,
anche perché i giovanotti sono latenti
e noi di loro siamo sempre contenti.
Nella Schola andare in pensione non vale,
bisogna che ceda la corda vocale;
e nei vostri casi, non sarò smentita,
l'organo del canto è sicuramente in vita.
Tra i tenori Giuliano è il buon gigante,
arriva a prove sulla sua punto fiammante;
si aiuta con la stampella e sembra vacillare
ma nel salire all'altare per il canto pare volare.
Da un po' di tempo intorno a Giuliano
si sta sviluppando un fatto arcano;
di spartiti e partiture vi è la sparizione
che sia l'opera di qualche burlone?
Lui come sempre se ne sta zitto
ed il mistero si fa sempre più fitto.
Saverio pertanto i canti custodirà
e al bisogno a Lui li darà.
Raimondo è per tutti il maestro
e nella Schola, Nelso è il suo braccio destro;
ogni tanto ha qualche acciacchetto
ma si riprende presto come un galletto.
Ha una voce forte e con sostanza
quando é assente si sente la mancanza.
Tra tutti, Lui il latino lo sa benone
e se ci serve ci fa la traduzione;
in modo che possiamo così capire
il significato dei brani che andiamo ad eseguire.
La loro passione ci sia d'esempio e di sprono
per continuare a lodare Dio con lo strumento che ci ha dato in dono.
Auguri, auguri
per oggi e i traguardi futuri
con affetto ed allegria
senza pensare al tempo che scorre via.




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